Il nuovo traguardo legislativo, pubblicato in data 20 Febbraio 2024 nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (OJEU) ed entrato formalmente in vigore l’11 Marzo, sancisce infatti l’eliminazione totale degli idrofluorocarburi (HFC) entro il 2050, con una progressiva riduzione delle quote di consumo, particolarmente importante tra gli anni 2024 e 2030.
Le restrizioni e i divieti delineati nel testo approvato, che mirano a ridefinire il panorama tecnologico della refrigerazione, costituiscono un passo rilevante verso la neutralità climatica del continente, in linea con gli sfidanti obiettivi previsti dal Green Deal.
EPTA, SOSTENIBILITA’ PRIMA DI TUTTO
Il Gruppo Epta si posiziona naturalmente in prima linea, definendo nuovi standard per l’intero comparto a supporto del recente quadro normativo, sempre più orientato a contrastare il cambiamento climatico.
In tal senso, pioniere nella progettazione e nello sviluppo di tecnologie performanti con fluidi refrigeranti naturali, quali idrocarburi e CO2, Epta vanta il primato di aver realizzato nel 1999 in Svezia il primo impianto ad anidride carbonica in Europa, coniugando la sostenibilità all’efficienza energetica.
Una scelta strategica quella di Epta che, oltre a rivelarsi vincente, ha permesso al Gruppo di anticipare le tendenze del mercato e introdurre innovazioni dai benefici evidenti e misurabili.
I refrigeranti naturali utilizzati nei propri sistemi di refrigerazione impattano infatti 4.000 volte meno rispetto agli idrofluorocarburi maggiormente impiegati negli ultimi anni e garantiscono un’eccellente efficienza, con un risparmio energetico di oltre il 20%.
Un valore importante, se si considera che la refrigerazione si posiziona tra i settori più energivori, incidendo per il 40% sui consumi energetici di un supermercato di medie dimensioni.
“La leadership tecnologica di Epta non si limita alla conformità normativa, ma piuttosto ha come obiettivo promuovere l’innovazione verso la sostenibilità per l’intero settore” afferma Francesco Mastrapasqua, Institutional Affairs Manager di Epta, che continua “In qualità di Green Transition Enabler, Epta guida la transizione verso una refrigerazione naturale, collaborando anche con le Istituzioni e le associazioni di settore per supportare i Clienti nell’affrontare le sfide del futuro, coniugando eccellenti prestazioni con la sostenibilità ambientale ed economica”.
MODULARITA’, PERFORMANCE E CUSTOMIZZAZIONE
EptaTechnica, nuovo brand del Gruppo, progetta e industrializza un’ampia gamma di centrali e impianti a CO2 transcritica, con un elevato grado di personalizzazione e conformi con le stringenti regolamentazioni internazionali. In tal senso, le centrali Eco2Small, Eco2Middle ed Eco2Large di EptaTechnica, oltre a rappresentare l’eccellenza nel settore delle centrali frigorifere, sono garanzia di elevata modularità e customizzazione.
Se Eco2Small risulta ideale per installazioni outdoor e indoor in negozi di dimensioni ridotte, Eco2Middle si caratterizza per un’elevata flessibilità, che la rende adatta per un ampio range di ambiti applicativi, mentre Eco2Large è concepita per punti vendita dalla superficie estesa.
La sfida: ETE, FTE 2.0 E XTE
In aggiunta, Epta dimostra la sua leadership nell’utilizzo della CO2 anche con i suoi innovativi sistemi per le centrali a CO2 transcritica, quali FTE 2.0 (Full Transcritical Efficiency) ed ETE (Extreme Temperature Efficiency), in grado di massimizzare l’efficienza e ridurre i costi energetici, a qualsiasi latitudine, anche nei climi con temperature superiori a 40°C. In condizioni climatiche estreme, l’FTE 2.0 risulta particolarmente efficace in combinazione con il subcooler ETE, per garantire il 100% della capacità frigorifera e notevoli risparmi. Entrambi sviluppati all’interno del progetto Life-C4R, questi sistemi favoriscono una riduzione annuale del consumo di energia compresa tra il 15 e il 23%, se comparati con le centrali a CO2 tradizionali e delle emissioni di CO2 fino al 20%, in ambienti caratterizzati da un’alta temperatura esterna.
Ultima innovazione tecnologica, firmata Epta, è XTE (Extra Transcritical Efficiency) che rende l’impianto ancor più performante rispetto ai precedenti, in qualsiasi condizione ambientale e per tutto l’anno. In tal senso, XTE non solo riduce i picchi di consumo durante i mesi caldi, garantendo un risparmio energetico di oltre il 30% al di sopra dei +40°C rispetto ad un sistema transcritico tradizionale, ma consente un significativo beneficio anche durante quelli freddi, perchè il sistema XTE entra in funzione a partire da +10°C.
“Questa nuova legislazione, punto di svolta per la refrigerazione commerciale, orienta l’intero settore verso soluzioni più sostenibili” dichiara Francesco Mastrapasqua,che conclude “Un’opportunità che il Gruppo ha colto oltre 25 anni fa e che oggi rappresenta, sul mercato, un modello virtuoso di riferimento, a testimonianza della sua determinazione e impegno per un ambiente più sano e sicuro”.