Snam, principale operatore di infrastrutture energetiche in Europa, e Tenova, società affermata nello sviluppo e fornitura di soluzioni sostenibili per la green transition dell’industria metallurgica, si sono impegnate a condurre studi strategici e analisi di mercato congiunte per realizzare apposite infrastrutture e sistemi di produzione dei metalli attraverso l’utilizzo di idrogeno verde
L’obiettivo è sviluppare soluzioni integrate pronte all’uso e testate in impianti industriali per consentire una sostanziale riduzione delle emissioni di CO 2 e NOx nel processo produttivo, dalla fusione alla trasformazione dei semilavorati metallici.
“Con questo accordo – ha affermato Cosma Panzacchi, EVP Hydrogen di Snam – sviluppiamo ulteriormente la nostra rete di collaborazioni, sperimentazioni e progetti per introdurre l’idrogeno verde in importanti processi produttivi come quello metallurgico. L’idrogeno è considerato essenziale per abbattere le emissioni derivanti dalla produzione di acciaio e altri metalli e da tutti i settori hard-to-abate come il cemento, la ceramica, la chimica e la raffinazione. Snam intende dare il proprio contributo in termini di tecnologie e competenze affinché la transizione verso l’idrogeno in queste filiere vitali per l’economia italiana avvenga il più velocemente possibile”.
Snam metterà a disposizione le proprie competenze nelle tecnologie e nel trasporto dell’idrogeno, mentre Tenova contribuirà con il suo know-how in particolare sui sistemi di combustione di riscaldo e il trattamento termico e i forni fusori ad arco elettrico.
La collaborazione tra Tenova e Snam si svilupperà sia attraverso test specifici presso il laboratorio in fase di realizzazione nel quartier generale di Tenova a Castellanza (Varese), sia attraverso installazioni e test di produzione direttamente in siti industriali.
“Tutti parlano di idrogeno verde, ma la realtà è che il suo approvvigionamento e l’utilizzo sono ancora limitati e, contemporaneamente, le pressioni per mitigare il cambiamento climatico si fanno sempre più forti. Per questo motivo stiamo sviluppando una soluzione ready-to-use per i nostri clienti, direttamente nei loro siti produttivi. Le competenze di Snam e Tenova sono complementari, e insieme siamo pronti a raccogliere la sfida della decarbonizzazione, obiettivo per cui Tenova lavora da anni grazie a soluzioni che ci rendono i partner tecnologici ideali per migliorare le performance ambientali senza compromettere quelle economiche”, ha commentato Roberto Pancaldi, CEO di Tenova.
I sistemi di combustione di Tenova, parte integrante dell’accordo con Snam, rappresentano una soluzione estremamente innovativa e unica sul mercato. Innanzitutto, permettono di ridurre le emissioni di CO 2 in modo progressivo e flessibile.
Questi sistemi, una volta installati, possono funzionare con una miscela di idrogeno e gas naturale in percentuali variabili, fino a utilizzare idrogeno al 100%, mantenendo le emissioni abbondantemente al di sotto dei limiti più restrittivi. Inoltre, possono essere integrati con tecnologie 4.0 avanzate, offrendo notevoli vantaggi in termini di gestione e manutenzione, grazie all’infrastruttura digitale di Tenova.
Attraverso il know-how maturato sulle tecnologie e il trasporto dell’idrogeno, Snam potrà garantire una integrazione ottimizzata lungo tutta la catena di valore, rispondendo in tal modo alle esigenze del settore.
Le soluzioni del futuro
L’idrogeno verde svolgerà un ruolo chiave sulla strada verso la netzero emissioni in molti settori, tra cui le infrastrutture aeroportuali e portuali, che stanno guidando la carica sui progetti in fase iniziale.
Poco tempo fa, la nave giapponese Suiso Frontier, la prima portaerei di idrogeno liquefatto al mondo, ha lasciato il porto di Kobe per ritirare il suo primo carico in Australia, con un ritorno in Giappone previsto intorno alla fine di febbraio. L’idrogeno verde verrà trasportato su lunghe distanze in forma gassosa tramite gasdotti e in forma liquefatta via nave.
SNAM, attraverso la sua controllata RENOVIT ha annunciato un accordo per la costruzione di un sistema di celle a combustibile “pronto per l’idrogeno” presso la Torino Airport nel 2023.
La cella a combustibile, progettata e sviluppata dalla Business Unit Idrogeno di Snam in partnership con la società americana FuelCell Energy è la prima del suo genere e delle sue dimensioni in Italia che può essere alimentata con fino al 40% di idrogeno miscelato con gas naturale per coprire il fabbisogno energetico dell’aeroporto.