Una donna, ingegnere chimico, inventa un materiale simile alla plastica, ma biodegradabile. All’apparenza identico alla plastica, viene creato a partire da materiali ecologici ed è così naturale che, una volta sciolto in acqua, si può addirittura bere
Al tatto e alla vista il materiale creato da Barak è simile in tutto e per tutto alla plastica: flessibile, trasparente ma contiene il segreto della biodegradabilità.
C’è da augurarsi che possa essere impiegato al più presto in molti modi.
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Plastica ecologica e biodegradabile
Sharon Barak, dopo la laurea in ingegneria chimica, fa varie esperienze lavorative, finché non trova lavoro come manager in un’azienda di produzione di plastica.
Ed è qui che capisce a pieno l’impatto notevole di questo materiale sull’ambiente.
Una volta gettata via, la plastica impiega molti anni per degradarsi.
Un bicchiere di plastica impiega circa 50 anni. Una cannuccia 200 anni. Una bottiglia 450 anni.
Sharon capisce di dover fare qualcosa. Decide così di licenziarsi per provare a creare un materiale simile alla plastica, ma biodegradabile, quindi, una plastica ecologica e idrosolubile.
Dopo molti tentativi, alla fine ce la fa e inventa un materiale 100% biodegradabile che dissolve in acqua in soli 2 minuti, una caratteristica davvero significativa.
All’apparenza questo materiale è identico alla plastica, ma in realtà è creato a partire da materiali ecologici, quindi assolutamente ecosostenibile.
Il materiale è così naturale che, una volta sciolto in acqua, si può addirittura bere.
Oggi Sharon è conosciuta come la donna che ha inventato la “plastica ecologica” che si dissolve in acqua in pochi minuti.