Cop26, SUMMIT MONDIALE PER IL CLIMA

“Questi grandi ecosistemi brulicanti, queste cattedrali della natura, sono i polmoni del nostro pianeta”, le parole del premier britannico al Summit Mondiale per il Clima

Tra i firmatari della ‘Dichiarazione di Glasgow sulle foreste’ ci saranno anche Jair Bolsonaro, Xi Jinping e Vladimir Putin.

I leader mondiali concluderanno oggi il loro summit di due giorni nell’ambito della Cop26 con una dichiarazione nella quale si impegnano a porre fine alla deforestazione entro il 2030 con un impegno da 19,2 miliardi di dollari.

Lo rivela la stampa britannica anticipando, secondo quanto riferito da Downing Street, la dichiarazione di Boris Johnson in proposito.

“Dobbiamo fermare la devastazione delle foreste” del globo. Con queste parole il premier britannico Boris Johnson ha formalizzato l’annuncio dell’impegno internazionale a interrompere il processo di deforestazione sul pianeta entro il 2030, aprendo i lavori della seconda giornata del vertice dei leader alla CoP6, la conferenza sul clima in corso sul clima.

Johnson ha sottolineato che la dichiarazione è stata sottoscritta da Paesi che ospitano l’85% delle foreste del mondo e ha elogiato l’adesione di Paesi come Russia, Cina, Indonesia, Colombia, Congo e il Brasile. E ha evocato anche finanziamenti “senza precedenti”.

Da un’iniziativa globale col presidente Usa, Joe Biden, per ridurre le emissioni da metano del 30% entro il 2030, al lancio di un progetto sull’innovazione e le tecnologie del futuro, con Bill Gates: la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, su Twitter, introduce i temi che affronterà oggi, al secondo giorno di lavori alla Cop26 di Glasgow. “Sono impaziente – scrive – di affrontare le principali questioni climatiche: il prezzo del carbonio, con Justin Trudeau; la lotta ai cambiamenti climatici “attraverso lo sviluppo delle infrastrutture” e l’Impegno Globale sul Metano con Biden; il tema delle foreste; e la questione dell’innovazione con Bill Gates ed il presidente della Bei, Hoyer”.

Intanto il premier giapponese Fumio Kishida lascia il Giappone alla volta di Glasgow, dove parteciperà alla conferenza annuale dell’Onu sul clima Cop26.

Si tratta della prima trasferta del leader conservatore da quando è diventato premier, a inizio e ottobre, e all’indomani della conferma della maggioranza del suo partito alle elezioni per il rinnovo della Camera bassa. “Intendo rendere nota l’intenzione del nostro Paese per il contribuito agli obiettivi al raggiungimento della neutralità carbonica nell’intero continente in Asia”, ha detto Kishida ai media prima della partenza. La sua visita, tuttavia sarà brevissima, in quanto prevede di tornare a Tokyo il giorno dopo senza neanche spendere una notte nella città scozzese.

Durante la frenetica giornata incontrerà a margine il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il premier britannico Boris Johnson, e il primo ministro vietnamita Pham Minh Chinh.

Lo scorso mese l’esecutivo nipponico ha formalizzato alla Convenzione dell’Onu sui cambiamenti climatici, l’obiettivo di ridurre le emissioni di carbonio del 46% entro il 2030, rispetto ai livelli del 2013.

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